Storia Universale dei Santini
di e con ANDREA BRUGNNERA
Santi pagani, Santi inventati, Santi diversi e Santi vietati: un interminabile e periferico caleidoscopio popolare (e in qualche caso ‘meno’ che popolare) ruota intorno alla mitologia consacrata di questo nostro Tempo Cristiano; si potrebbe partire dalla perduta tradizione dei Vangeli Apocrifi fino ad arrivare alla Favola Moderna passando per quella che nel Medioevo fu – ma da sempre presente – la Memoria dei Giullari e dei Cantastorie.
Scalcinati e straccioni, inascoltati e confusi a mendicanti e fuorilegge, queste Enciclopedie Viventi e disprezzate dei poveri che a vagabondaggio e accattonaggio univano l’Arte della Meraviglia e della Narrazione – veri e propri raccontatori, pittori incarnati di Vite di Santi – trasportavano i semi di una memoria remota e di strada, sicuramente Precristiana, che si perdeva nella Notte dei Secoli ed era destinata a proseguire lungo pestilenze e apocalissi storiche fino alla Commedia dell’Arte e , con essa, al Teatro Moderno.
Il loro destino ci affascina. Perché vecchio come l’uomo, e come l’uomo legato alle dimensioni fondamentali che ne accompagnano il Dramma: il Tempo e la Distanza. Così, è dalla distanza del Tempo che abbiamo riportato queste vite di Santi: sono storie sbiadite come graffiti di bambini da Profondità dimenticate; frammenti che abbiamo sorridendo ricomposto in un linguaggio volutamente eterogeneo che sposa l’infantile e il barocco, l’osceno e la leggenda contadina, l’Agiografia e il Cabaret.
E ancora, abbiamo scelto i Santi per divertire i Fanti. Ma se da un lato la morte onnipresente della Narrazione ci spinge a riscattare la forza ancora intatta di queste Cronache-Fiaba dall’altro, pur senza polemica iconoclasta, vi è la spinta a gettare, ammiccando, un parallelo con il presente: questi eroi sconsciuti del Cristianesimo nascente che tanto fanno stupire con le loro vicende sullo sfondo della Fine dell’Impero Romano, ammoniscono ancora.
Perché dietro ad ogni impero al Tramonto, c’è sempre un Medioevo ad aspettare.
​
BRANDANO IL NAVIGANTE (Comico Fiabesco)
Brandano, il Santo Navigatore, parte dall’Irlanda per scoprire il Paradiso Terrestre. Scambia una Balena per un’isola, incontra Giuda Iscariota su uno scoglio, approda al Giardino dell’Eden dove scorrono quattro fiumi meravigliosi ed è celato il Calice del Santo Gral...Il tutto raccontato con un rotolo di carta igienica.
MARTIRIO DI SANTA LITTORINA (Comico Sadomaso)
Littorina è una ragazzotta rubiconda e vergine che, per voler restare Cristiana a tutti i costi incorre nelle furie di Eustrazio, feroce persecutore e prefetto di Alessandria. La fanciulla distruggerà gli idoli pagani, finirà in un bordello...prima di venire arrostita viva. Una vera e propria tragedia grand-giugnol.
ARSENIO NEL DESERTO (Comico Rustico)
Arsenio è un vecchio frichettone, che trascorso l’anno sessantotto si è ritirato nei deserti della Tebaide, vestendo il saio dell’eremita e vivendo di umiliazioni. Qui, però, vengono a trovarlo molti pellegrini e anche il Diavolo, che travestito da donna lo manda su tette le furie.
GENESIO IL COMMEDIANTE (Comico Impegnato)
Genesio è il mimo più amato dell’Urbe, che a furia di prendere in giro gli altri finisce per creder a quel che fa. Perciò il Buon Dio lo fa convertire in scena e lasciare il Teatro per entrare nel Circo.