LE PORTE REGALI
Pavel Florenskij
matematico,mistico e martire
"Migliaia di mistici, in tutti i tempi, hanno bussato alle finestre della scienza. Se non li farete entrare con le buone entreranno per le spicce, sfondando porte preziose sul loro cammino."
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Interpreti (in ordine di apparizione):
Andrea Brugnera
Raffaele Ottolenghi
Giordano Agrusta
Patrizia Hartman
Ludovico Rohl
Fabrizio Diomedi
Emilio Berrocal
Amane Ada Brugnera
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Ricercae scrittura del testo: Andrea Brugnera
Riduzione drammaturgica: Samuele Chiovoloni
Elementi Scenografici: Piero Ottusi
Direzione Scenotecnica: Aquario Studio
Progetto Grafico: Matthew Doll
Supervisione Culturale e Artistica: John Skillen
Foto: Vincenzo Stracca
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Regia: Francesco "Bolo" Rossini
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La figura di Pavel Florenskij è sopravvissuta ai maremoti della storia, riemergendo con prestigio e fascino inalterati.
La storia della rivoluzione russa e di ciò che l’ha seguita è insieme la storia di un’utopia e di un orrore, del sogno e del metodo, ispirazione e brutalità. Una pagina che non cessa di perturbare storici e intellettuali, interrogando gli artisti sulla necessità di offrire una propria versione.
Lo spaccato che raccontiamo con “Le Porte Regali” è una pagina nera, un vicolo cieco della ragione del regime incapace di accettare la dissonanza intellettuale di un uomo di fede e di pensiero assolutamente singolare.
Definito “Il Leonardo da Vinci della Russia Moderna” Pavel Florenskij si interessò di matematica e di arte, mantenendo l’abito talare fino alla fine dei suoi giorni vissuti da civile. Scontando il sospetto e la diffidenza del regime, Florenskij visse i suoi ultimi anni transitando da un campo di lavoro ad uno di prigionia, fino all’esecuzione occorsa nel 1937.
Il nostro omaggio prende il titolo dello studio di Florenskij sull’icona, intesa come accelerazione spazio-temporale, collegamento fisico e spirituale fra cielo e terra. A metà fra il sogno popolato dai ricordi d’infanzia e la veglia di segregazione dell’ultima ora di un condannato illustre.
La vicenda ricostruita da Andrea Brugnera per la produzione dello Studio D’Arte Fede e Storia con Kamina Teatro è una narrazione per estratti, una Liturgia evocativa in forma di Sacra Rappresentazione contemporanea.