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GIOBBE o la Tortura dagli Amici

di Fabrice Hadjadj

con

MICHELE NANI
GIORGIO DONATI
ANDREA BRUGNERA
RAFFAELE OTTOLENGHI
ANTONIO MICORI

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foto: Massimo Achilli

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Regia: Francesco "Bolo" Rossini

Assistente alla Regia: Massimiliano Burini

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"Nello spettro emotivo teatrale la tragedia è molto prossima alla comicità. In quella linea che unisce e separa gli stati ritmici delle due differenti situazioni c'è, sottile come lama di rasoio, il sentiero dell'autoironia. Per arrischiarsi in quei passi di vetro occorre non temere i due abissi che costeggiano: la comicità, con le sue leggi rigorose e spietate, e la tragedia, antica come l'uomo e anche di più. Occorre invece bagnarsi nell'uno e nell'altro mare, permearsi insieme dell'uno e dell'altro umore. Solo dall'accettazione serena della Crisi nascerà quella forza che spinge lieve l'acrobata fino a destinazione. Fino al pubblico.

 

Indipendentemente dall'orientamento confessionale di ognuno, Giobbe ci sta dando la possibilità di percorrere quel sentiero perché da sempre incarna, nelle sue multiformi apparizioni e ricorrenze all'interno di ogni cultura popolare, semitica e non, la domanda originaria dell'uomo alla Vita: come mai la nostra esistenza - che è anche dono  - debba essere così spietatamente intrisa di sofferenze.  È in questa tesissima dialettica che l'indagine sul dolore e sulle sue manifestazioni, trova la sua risoluzione più acuta.La diabolica tortura, che giunge al protagonista proprio dai più prossimi, dai suoi amici, testimonia come le forze che governano le nostre vite e i nostri sentimenti siano in costante mutamento e ci costringano, ogni volta, a quel misterioso e gioioso atto di fedele accettazione".

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