La Commedia dei Promessi
di e con ANDREA BRUGNNERA
regia di Aldo Pasquero e Giuseppe Morrone
Il ‘500 fu il Secolo della Rinascita, degli Spazi Immensi, conquistati con slancio moderno fuori e dentro all’Uomo.
Il Tempo che segue è Quello del Labirinto, quando l’Albero della Conoscenza del Mondo si aggroviglia e diventa intrico: Manierismo, Immaginario Barocco, Elefantiasi Politica, Intolleranza Religiosa, Retorica, Abiura Scientifica.
Anche questa è Modernità. E’ l’Inizio del Nostro Presente.
Le Americhe stesse, le Indie Nuove, con la loro Natura distante e incomprensibile, rappresentano un Labirinto vasto e inconcepibile. E lo sconfinato Globo che l’Europa ha appena cominciato a trasporre sulle carte e a dominare fra le Genti, è dedalo immenso e chiuso di Miserie, Inquietudini e Meraviglie.
Così, la Vita rifugge nel Sogno, e così l’Uomo ne confonde il Senso.
Da questo Trionfo della Civiltà e della Morte emerge allora l’Inferno della Storia: scende a Generazioni, per Gironi ineluttabili e fatali (Amore Potere Fede, Guerra Tortura e Peste), e ne risale con Renzo, un Dante Contadino e Romantico che dal Capolavoro Manzoniano e dalla Narrazione Secentesca ci guida fino a una Provvidenza destinata, quale giusta Agnizione, a tutto risolvere.
Da qui il titolo del Lavoro, “Commedia”: perché ispirata a un Dante di sorti contemporanee, e perché introdotta nelle Sequenze da un Pantalone-Cassandro, Attore d’Arte, Enunciatore feroce e comico dei Registri di cui lo Spettacolo vive in continua alternanza: 1) Quello buffo e parodistico del Romanzo; 2) Quello tragico della Cronaca Storica, ovvero il Tessuto generativo dell’Opera ottocentesca, che fornisce l’Epos sui Fatti di quell’Età, allorché la Crisi del Rinascimento germinò la Cultura Attuale.
La Trama dei Promessi è stemperata in una comicità resa cornice e pretesto per pitture esatte d’Eventi, con finestre improvvise a citare Melodie, Iconografie e Testi originali del Tempo.
La Presenza dell’attore non solo narrante, ma utilizzante Tecniche della Commedia dell’Arte, sarà integrata da Quella di due Musiciste essenziali alla Rappresentazione, eseguenti Partiture d’Epoca per Viola, Violoncello, Flauto Traverso e Arpa Barocca.
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Foto: Stefania Daneluzzo